Roma – Un bonus straordinario da 1.000 euro a novembre solo per alcuni lavoratori messi in ginocchio dalle nuove restrizioni del Dpcm. E’ tra le novità del decreto Ristori. Il nuovo bonus straordinario da 1.000 euro è previsto per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (compresi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato), nonché per gli stagionali degli altri settori e per i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d’opera. Oltre al bonus straordinario da 1.000 euro è previsto anche un bonus da 800 euro, per il mese di novembre 2020, a favore dei lavoratori sportivi che, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività.
Ma anche a specifiche categorie di lavoratori autonomi. Ma chi può fare la domanda per il bonus straordinario da 1.000 euro? Possono fare la domanda per avere il bonus da 1.000 euro i dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto Ristori e che, nel medesimo periodo, hanno svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate. Tali lavoratori non devono essere titolari di pensione, di rapporto di lavoro dipendente, di indennità di disoccupazione NASpI alla data di entrata in vigore del decreto Ristori.
L'indennità spetta inoltre ai lavoratori in somministrazione presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e l'entrata in vigore del decreto Ristori e che, nel medesimo periodo, abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate. Tali lavoratori non devono essere titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI alla data di entrata in vigore del decreto. Ed infine il bonus è riconosciuto ai lavoratori a termine titolari, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e l'entrata in vigore del decreto Ristori, di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate e, nell'anno 2018, di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato o stagionale nel medesimo settore, di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate.
Tali lavoratori non devono essere titolari alla data dell'entrata in vigore del decreto Ristori di pensione e di rapporto di lavoro dipendente. Vediamo ora nel dettaglio a chi tocca il bonus straordinario da 1.000 euro. Il nuovo bonus spetta a i lavoratori: stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali: tali lavoratori dipendenti devono aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e l'entrata in vigore del decreto Ristori e aver svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo; lavoratori intermittenti (articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81), che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e l'entrata in vigore del decreto Ristori;
lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (sono di conseguenza esclusi i professionisti ordinistici iscritti alle Casse di previdenza professionale), che – nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e l'entrata in vigore del decreto Ristori – sono stati titolari di contratti autonomi occasionali (articolo 2222 codice civile) e che all'entrata in vigore del decreto non abbiano un contratto attivo. Tali lavoratori devono essere iscritti alla data del 17 marzo 2020 alla Gestione separata, con accredito di almeno un contributo mensile nello stesso arco temporale; incaricati alle vendite a domicilio (articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114): tali lavoratori devono poter fare valere un reddito annuo per l’anno 2019, derivante dalle medesime attività, superiore a 5.000 euro. Devono inoltre essere titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata alla data dell'entrata in vigore del decreto Ristori e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Tali lavoratori, alla data di presentazione della domanda, non devono inoltre essere titolari di un altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (diverso dal contratto intermittente), nonchè di pensione. Il bonus straordinario spetta anche ai lavoratori dello spettacolo che: sono iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo: con almeno 30 contributi giornalieri versati allo stesso Fondo dal 1° gennaio 2019 all'entrata in vigore del decreto Ristori, dai quali deriva un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione; con almeno 7 contributi giornalieri versati dal 1° gennaio 2019 all'entrata in vigore del decreto Ristori e con un reddito derivante non superiore ai 35.000 euro. Per ricevere il bonus straordinario da 1.000 euro bisogna fare la domanda sul sito Inps entro il 15 dicembre 2020.