Roma – Il contributo a fondo perduto nel decreto Ristori bis allarga la platea dei beneficiari. Il contributo a fondo perduto in aiuto alle imprese previsto dal Governo col primo decreto Ristori spetterà ad altre categorie di lavoratori. Saranno in totale 130 le categorie che riceveranno i contributi a fondo perduto previsti dal primo decreto Ristori e dal decreto bis. Il secondo provvedimento, atteso a breve in Gazzetta ufficiale, aggiorna l’elenco di chi avrà diritto al ristoro in virtù del primo, oltre a introdurre una lista ad hoc di codici Ateco di attività che avranno diritto al ristoro perché finite in zona rossa. Le nuove disposizioni del Governo per aiutare l’economia del Paese prevede lìerogazione del contributo a fondo perduto in automatico per chi già aveva fatto domanda per il contributo previsto dal decreto Rilancio e una nuova domanda da presentare per chi non ci avesse pensato in estate o era escluso, come le attività sopra i 5 milioni di fatturato.
Col Ristori bis sono arrivate alcune misure per i precari dello sport: si consente di utilizzare i risparmi nell’erogazione delle precedenti indennità per finanziare un nuovo bonus da 800 euro anche per i contratti scaduti e non rinnovati fino al 30 ottobre. Ma a chi spetta il contributo a fondo perduto? Nella prima lista, quella delle attività colpite dalle restrizioni del Dpcm del 26 ottobre, sono state aggiunte una ventina di voci, dagli autobus turistici alle scuole di danza, dai tatuatori ai musei ai negozi di bomboniere passando per i produttori di fuochi d’artificio, fino agli zoo e le guide alpine: questi insieme ai settori già individuati (per un totale di 73 codici Ateco) riceveranno in automatico un indennizzo tra il 100% e il 200% di quanto già ricevuto in estate (tranne le discoteche che avranno diritto al 400%), fino a un limite massimo di 150mila euro. In questa prima lista sono inclusi anche i bar che avranno il 150% nelle zone gialle e il 200% nelle zone arancioni-rosse. Lo stesso vale per gli alberghi (aggiunti nel testo finale).
Chi dovesse già oggi ricevere il bonifico dell’Agenzia delle Entrate con il 150% avrà quindi un secondo bonifico con il restante 50%. Il contributo a fondo perduto viene raddoppiato per tutti quelli che dovranno chiudere nelle zone rosse: qui il secondo allegato al decreto bis include altre 57 categorie che includono tutte le tipologie di merci vendute nei negozi che dovranno abbassare la serranda – dai vestiti ai mobili alle mercerie fino alle armi e i sexy shop – e dagli ambulanti, ma anche alcuni servizi che si dovranno fermare, come le agenzie matrimoniali e l’estetista. Compresi anche tappezzieri, negozi di strumenti musicali, gioiellieri, gallerie d’arte, antiquari e case d’aste. A gestire l’erogazione del contributo a fondo perduto è sempre l’Agenzia delle Entrate.