Roma – Un contributo a fondo perduto per la ristorazione fino a 10 mila euro si potrà richiedere entro il 28 novembre 2020. Si tratta di un supporto economicao voluto dal ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova. Ma cosa fare per avere il contributo a fondo perduto fino a 10 mila euro? Per poter fare la domanda e ricevere il contributo a fondo perduto fino a 10 mila euro ci si deve collegare sul PortaleRistorazione.it del ministero. Nel portale vengono spiegati tutti i requisiti necessari per fare la domanda e come presentarla entro il 28 novermbre 2020.
“Con il Fondo Ristorazione- spiega il ministro Bellanova – vogliamo dare una risposta immediata alle difficoltà di migliaia di aziende impegnate nella filiera sostenendo cibo italiano di qualità, a partire dai prodotti DOP e IGP, valorizzando il territorio. Attraverso una procedura semplice e immediata, vengono destinati al settore 600 milioni di euro da utilizzare per l'acquisto di prodotti 100% Made in Italy.Ma come si presenta la domanda per avre il contributo a fondo perduto fino a 10 mila euro? Per fare la domanda bisogna compilare il modulo che formato da quattro sezioni, vediamo quali: dati identificativi dell’impresa e anagrafici del rappresentante legale; perdita di fatturato; prodotti acquistati; sottoscrizione dichiarazioni. Le domande possono essere presentate online dal 15 novembre e dal 16 novembre da Ufficio Postale.
Ma quali sono le modalità di erogazione dell’anticipo del contributo? Terminati i controlli sulla domanda presentata, il Ministero autorizza il pagamento del 90% del valore totale del contributo che è stato riconosciuto al soggetto beneficiario. Il pagamento avviene tramite bonifico di Poste Italiane. Per ogni domanda ammessa è garantito il rimborso di 1.000 euro, Iva esclusa. Le risorse che rimangono a disposizione saranno ripartite tra tutti i beneficiari che ne hanno diritto, che potranno ricevere quindi ognuno fino a un massimo di 10.000 euro Iva esclusa. Il contributo non può mai essere superiore alla spesa sostenuta. Per garantire la regolarità della domanda il Ministero effettuerà dei controlli ed eventuali sanzioni.
I controlli sui contributi erogati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sono svolti dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF). L’indebita percezione del contributo prevede la restituzione della somma ricevuta dall’impresa e una sanzione amministrativa pari al doppio del contributo ricevuto (vedi il comma 8 dell'articolo 58 del decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni dalla Legge 13 ottobre 2020, n. 126).