Roma – Il contributo a fondo perduto con il Decreto Ristori Ter è stato allargato ad altre attività commerciali, come ad esempio i negozi di calzature, e altre attvità di vendita al dettaglio nelle zone rosse. Sono diverse le nuove misure contenute nel testo del decreto Ristori ter, secondo quanto è stato reso noto a margine del Consiglio dei Ministri, che prevedono aiuti alle attività commerciali, di cui una parte destinata al potenziamento di quelli già erogati a chi si trova in zona rossa e arancione, un fondo da erogare ai Comuni e nuovi finanziamenti per fare fronte all’emergenza nazionali. Ecco nel dettaglio quali sono le novità inserite nel decreto Ristori Ter: stanziamento di ulteriori fondi per 1,95 miliardi di euro destinati al ristoro delle attività economiche e ai loro dipendenti che sono stati colpiti, in maniera diretta o indiretta, dalle misure per fermare il contagio.
Incremento di 1,45 miliardi, per il 2020, della dotazione del fondo previsto dal decreto Ristori bis – ovvero il decreto legge del 9 novembre 2020, n. 149 – per compensare le attività economiche che operano nelle regioni passate a una fascia di rischio più alta. La decisione è stata presa per erogare automaticamente aiuti finanziari nei territori che sono passati e passeranno alle zone rosse e arancioni dopo il decreto Ristori bis. Inserimento dei negozi di calzature tra i codici Ateco delle attività di commercio al dettaglio delle zone rosse che possono beneficiare del contributo a fondo perduto. Istituzione di un fondo da destinare ai Comuni, con una dotazione di 400 milioni di euro, per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, da erogare alle amministrazioni entro 7 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Aumento della dotazione finanziaria del Fondo per le emergenze nazionali di 100 milioni di euro, con lo scopo di permettere al commissario Domenico Arcuri l’acquisto e la distribuzione di farmaci per la cura dei pazienti affetti da Covid-19. Non sembra previsto lo slittamento delle scadenze per gli operatori economici in difficoltà. Secondo quanto dichiarato da fonti governative, il quarto decreto Ristori si occuperà in maniera specifica delle proroghe per gli adempimenti fiscali.