Napoli – Diego Armando Maradona è morto e il 'suo' Napoli lo ricorda con commozione. "Per Sempre" con un cuore blu e poi l'addio: "Ciao Diego". Questo il saluto della Società Calcio Napoli. Il Pibe ha indossato la maglia azzurra dal 1984 al 1991, segnando l'epoca d'oro della società partenopea. Nell'era caratterizzata dal Diez, il Napoli ha conquistato gli unici 2 scudetti della propria storia (1986-87 e 1989-90), una Coppa Italia (1986-87), una Supercoppa italiana (1990) e una Coppa Uefa (1988-89). "Sono distrutto, mi dispiace molto. Maradona ha dato molto al Napoli, anche a me da un certo punto di vista. Non ho parole, non saprei cosa dire. Sono andato a trovarlo in Argentina quando stava male, è stato male parecchie volte ma ha sempre sperato le crisi. E’ una cosa arrivata improvvisamente.
I giornali dicevano che stava meglio. Io sono napoletano e come tutti i napoletani siamo molto emozionati, piangiamo, perché è stato molto per Napoli e per il Napoli", ha detto l'ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, a Sky Sport24. "Maradona è stato un fuoriclasse, un genio, e ai geni non si può chiedere anche di essere uomini comuni -ha aggiunto-. Maradona non era un uomo comune, perché non era un giocatore comune. Aveva grandi responsabilità e forse non è riuscito a portarle avanti, le ha subite. A Napoli ha dato due scudetti. Io non so se il Napoli vincerà ancora scudetti, ma per ora gli unici due vinti li ha vinti negli anni di Maradona”. MANIFESTO FUNEBRE AI QUARTIERI SPAGNOLI – "E' venuto a mancare Diego Armando Maradona, il Dio del calcio". Firmato: "La Napoli che piange".
E' il testo del manifesto funebre affisso sul palazzo che nei Quartieri Spagnoli "ospita" l'enorme murales di Maradona, realizzato quando il campione argentino giocava nel Napoli e recentemente restaurato. "E' finito il calcio", dice qualcuno, mentre dai balconi vengono esposte maglie del Napoli e del Boca Juniors. Alcuni tifosi si stanno raccogliendo a Napoli sotto l'enorme murales. Tanta la commozione tra gli abitanti della zona e chi sta raggiungendo il piccolo largo in via Emanuele De Deo arrivando da altri quartieri.