ROMA – ’’Stiamo lavorando, ho avuto dei colloqui con i rappresentanti delle istituzioni europee per ottenere un coordinamento con quelle che sono alcune misure restrittive in particolare per gli impianti sciistici e tutto ciò che ruota intorno alle vacanze di Natale. Abbiamo già avuto positivi riscontri, c’è una comune preoccupazione, non possiamo nel pieno di una seconda ondata vivere delle vacanze natalizie come abbiamo fatto negli altri anni. Auspico una risposta coordinata europea’’. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, in conferenza stampa congiunta con il presidente spagnolo Pedro Sanchez a Palma di Maiorca. ’’Nel caso in cui si vada all’estero a passare le vacanze in modo massiccio’’ vogliamo evitare che ’’poi si possa rientrare senza nessun controllo, come test, tamponi o misure che possano offrire una garanzia. Non vogliamo limitare i trasferimento trasfrontalieri’’.
Parlando di una possibile riapertura delle scuole prima delle vacanze natalizie Conte ha spiegato: ’’Abbiamo un indirizzo politico molto chiaro, la scuola va riaperta appena possibile, non dobbiamo procurare disagi ai nostri giovani. I nostri studenti devono poter tornare a scuola, non appena riusciremo a riportare sotto controllo la curva pensiamo di ritornare con la didattica in presenza’’. Sul Next Generation Eu ha sottolineato la forte sintonia con Sanchez ’’nell’approccio europeo solidale in questa crisi, da li è nato un saldo legame, abbiamo condiviso la necessità che l’Ue si mettesse alle spalle le visioni tradizionali, che potesse offrire uno slancio e sguardo sul futuro consapevole della drammaticità del momento. Siamo riusciti a coinvolgere tanti altri colleghi, anche chi all’inizio ci aveva prospettato l’impossibilità di perseguire questo traguardo.
Ne è nata una grande sensibilità comune. Non ci siamo nascosti le difficoltà che abbiamo davanti, il consiglio Ue del prossimo dicembre sarà risolutivo per rendere operativi gli impegni già assunti, ma siamo fiduciosi che lavorando insieme, con coraggio e determinazione ma anche visione, anche i Paesi che esprimono posizioni che portano una frenata si convinceranno che i cittadini europei non possono aspettare’’.