ROMA – Marco Granelli è stato eletto per acclamazione presidente di Confartigianato Imprese per il quadriennio 2020-2024 dall’Assemblea della Confederazione che rappresenta 700.000 artigiani, micro e piccole imprese.Il nuovo presidente sarà affiancato dai vice presidenti Eugenio Massetti (vicario), Domenico Massimino, Filippo Ribisi.Marco Granelli è nato nel 1962 a Salsomaggiore (Parma) dove è titolare di un’impresa nel settore delle costruzioni. Da lungo tempo è impegnato nell’attività associativa: dal 2012 è vice presidente vicario di Confartigianato e dal 2009 guida Confartigianato Emilia Romagna dopo essere stato per molti anni alla presidenza di Confartigianato Imprese Parma.Granelli raccoglie il testimone da Giorgio Merletti che ha guidato la Confederazione dal 2012 e al quale ha rivolto il ringraziamento di Confartigianato ’’per il grande impegno dedicato, in questi anni difficili per l’economia italiana, alla valorizzazione e allo sviluppo dell’artigianato e delle piccole imprese’’.
Nella squadra del nuovo presidente entra anche Vincenzo Mamoli il quale, a seguito delle dimissioni di Cesare Fumagalli, assume l’incarico di Segretario Generale. Granelli ha espresso a Fumagalli ’’gratitudine e riconoscimento per l’intenso lavoro svolto in questi 16 anni per consolidare il ruolo della Confederazione quale forte attore sociale ed economico del Paese e per promuovere il valore artigiano delle piccole imprese diffuse di territorio’’.Marco Granelli, nell’indicare il programma di lavoro della sua Presidenza, ha sottolineato: ’’Usciremo da questa crisi con uno sforzo eccezionale di responsabilità e coraggio da parte di tutti per ricostruire un modello di sviluppo economico e sociale che faccia leva sul valore espresso dagli artigiani e dalle piccole imprese che rappresentano il 98% delle aziende italiane. Confartigianato intensificherà l’impegno di rappresentanza e di servizio al fianco degli imprenditori.
A chi guida il Paese sollecitiamo altrettanto impegno deciso e concreto nel costruire un contesto favorevole alle potenzialità imprenditoriali del nostro Paese, puntando su competenze, innovazione, sostenibilità, fattori indispensabili per irrobustire il tessuto produttivo e migliorarne la capacità competitiva’’.’’In questi mesi – ha detto ancora il presidente di Confartigianato – le micro e piccole imprese italiane hanno sofferto ma hanno anche dato una grande prova di reattività. Ora non possiamo vanificare i loro sforzi. Ci giochiamo il futuro: mai come quest’anno la manovra economica deve essere una legge di rilancio e non possiamo permetterci esitazioni nell’utilizzare le risorse europee per investire sui punti di forza del nostro sistema produttivo, vale a dire gli oltre 4 milioni di artigiani e piccole imprese del nostro Paese’’.