L’AQUILA – ’’L’Abruzzo ha ampiamente raggiunto una condizione di relativa sicurezza, di equilibrio a livello sanitario. Non era necessario insistere su una posizione così restrittiva che sul piano economico e sociale, a fronte di un modestissimo beneficio sanitario, creava un rilevante danno alla nostra economia con ulteriori penalizzazioni. Rientriamo esattamente nella media nazionale. La cura è durata a sufficienza. Chiediamo equità di trattamento e di adesione ai dati reali’’. Così in conferenza stampa, oggi pomeriggio, a L’Aquila, il governatore Marco Marsilio, alla presenza dell’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, ha spiegato la decisione di emettere un’ordinanza che sancisce per l’Abruzzo il rientro in zona arancione. La riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di zona rossa, è prevista per mercoledì 9 dicembre.
’Noi dobbiamo tutelare questa regione – ha aggiunto Marsilio – in particolare le famiglie e le imprese, sotto il profilo sanitario ma anche guardando all’aspetto economico che ci interessa con altrettante premura. Il trend in miglioramento è stato confermato anche nel week end. Per questo chiedevo una rivalutazione della nostra posizione. L’obiettivo era anticipare l’uscita dalla zona rossa in tempo per riaprire le attività commerciali l’8 dicembre’’. ’’Il ministro Speranza – ha precisato – la scorsa settimana mi aveva comunicato la proroga di una settimana della zona rossa per l’Abruzzo, dopo che la cabina di regia aveva registrato dati confortanti. Lo stesso Ministro, con il quale sono in stretto contatto, mi aveva anticipato che nel report della Cabina di Regia si dava comunque atto positivamente del fatto che l’Abruzzo ha autonomamente anticipato di alcuni giorni l’adozione delle misure maggiormente restrittive con la zona rossa.
Posso dire oggi che questa mia tempestiva decisione ha contribuito ad accelerare il percorso di rientro prima delle festività con indubbi vantaggi sul piano sanitario’’.