ROMA – Cresce la collaborazione tra la Federazione Motociclistica Italiana e l’Arma dei Carabinieri, frutto del protocollo di intesa in essere dal 2017 e rinnovato a luglio scorso dal presidente FMI, Giovanni Copioli, e dal Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi. Ai numerosi ambiti di cooperazione già esistenti, fin dai primi mesi del 2021 si aggiungerà un progetto rilevante: la formazione, da parte della FMI, dei Carabinieri Motociclisti. L’iniziativa sarà pluriennale e suddivisa in due fasi. Nella prima parte, la Federazione Motociclistica Italiana formerà 40 istruttori dell’Arma dei Carabinieri. Contenuti e metodologie saranno calibrati sulle esigenze dell’Arma; la durata del corso prevista è di 5 giorni con sede a Velletri presso il Centro di Addestramento: nelle prime tre giornate sarà affrontata la teoria in aula mentre le due finali saranno riservate alla pratica.
Nella seconda fase, i 40 istruttori dell’Arma formeranno a loro volta i Carabinieri Motociclisti, che a oggi in Italia sono oltre 1.300. Tutti i corsi si svolgeranno nel rispetto delle normative sanitarie vigenti. ’’Il protocollo di intesa con l’Arma dei Carabinieri si concretizza in attività che portano benefici a tutta la società civile – ha dichiarato il presidente FMI, Giovanni Copioli -. Grazie al progetto appena concordato, formeremo Carabinieri che quotidianamente, in sella ai loro mezzi, sono al servizio della cittadinanza. La priorità è fornire loro le conoscenze per agire non solo tempestivamente come già avviene, ma anche in maggiore sicurezza. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri – in particolare il Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri, Generale Teo Luzi – che ancora una volta ha dimostrato fiducia nei nostri confronti programmando un’iniziativa da svolgersi su base pluriennale e che prevede sia i corsi iniziali che attività di aggiornamento’’.