Roma – Un bonus per le partite Iva di circa 6 mila euro in 6 mesi. Il governo sta mettendo a punto un pacchetto di nuovi aiuti per le partite Iva in Italia, all’interno della legge di Bilancio che, tra le altre cose, conterrebbe una novità assoluta, come sottolinea laleggepertutti.it: per la prima volta, potrebbe essere introdotta una sorta di ammortizzatore sociale per gli iscritti alla gestione separata dell’Inps. Inoltre, si prevede un periodo di decontribuzione totale. Esponenti di maggioranza e opposizione hanno sottolineato l'opportunità di escludere per un anno dal versamento dei contributi minimi gli autonomi con ricavi o compensi inferiori a 50mila euro. Quindi, laleggepertutti.it sottolinea che il viceministro dell’Economia Antonio Misiani ha fatto riferimento all'indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa (Iscro) per gli autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps che hanno avuto una diminuzione del reddito pari o superiore al 50% a causa dell’emergenza Covid.
Il riferimento per calcolare la decurtazione è quello della media dei redditi realizzati nei tre anni che precedono la presentazione della domanda. Il reddito dichiarato non dovrà superare gli 8.145 euro. Si parla, dunque, di circa 300mila autonomi che, oltre ai requisiti citati, devono essere iscritti alla gestione separata Inps da almeno tre anni durante i quali non deve essere stata cessata la loro partita Iva. L’emendamento presentato alla legge di Bilancio ipotizza un importo pari al 50% della differenza tra la media del reddito dei tre anni precedenti a quello in cui si verifica la diminuzione e il reddito dell’anno precedente alla presentazione della richiesta. Ad ogni modo, la cifra non potrà superare i 6.516 euro in sei mensilità.
Il sussidio non è cumulabile con il Reddito di cittadinanza e potrebbe comportare l’obbligo di seguire un percorso di aggiornamento professionale. Infine, non concorre alla formazione del reddito ed è esentasse.