Intanto il Veneto si è portato avanti. Spostamenti tra i comuni vietati dopo le 14 da sabato fino al 6 gennaio: ad annunciarlo Luca Zaia nel consueto punto stampa sull'emergenza Covid in diretta su Facebook. Il presidente della Regione ha annunciato una nuova ordinanza che dispone la "chiusura dei confini comunali dopo le 14 dal 19 dicembre fino al 6 gennaio", in attesa dei provvedimenti del governo. I negozi resteranno aperti fino alle 21. Il governatore del Veneto ha spiegato che "manderò l'ordinanza al ministro Speranza per chiedere formalmente un'intesa, dopodiché questa ordinanza ha voluto fino in fondo tutelare le libertà personali, perché non tutelarla significa fare un lockdown. Affrontiamo questo tema in un momento assolutamente dedicato, quello delle feste natalizie". Zaia ha poi aggiunto che l'ordinanza dovrebbe essere presentata domani e che "non tocca nessun orario e nessuna apertura".
L'idea alla quale sta lavorando il governo per tutto il Paese sembra essere quella di una zona rossa 'attiva' alla vigilia di Natale, Natale e Santo Stefano, vigilia di Capodanno e primo gennaio. Stretta su 24, 25, 26 e domenica 27 dicembre. Poi ancora 31 dicembre e 1 gennaio. Più 2 e 3 gennaio, un sabato e una domenica. Un compromesso, che non arriva fino alla chiusura fino al 6 gennaio chiesta dai più rigoristi, che comprenderebbero i ministri del Pd e il ministro della Salute Roberto Speranza. Linea dura ma più moderata, invece, sarebbe la scelta del premier Giuseppe Conte e del M5S. Ma 8 giorni di zona rossa, a singhiozzo per coprire Natale e Capodanno, possono bastare a impedire un rimbalzo di Covid-19? "Me lo auguro, ma a questo punto non lo so", ha commentato l'infettivologo Massimo Galli è cauto sui possibili effetti 'protettivi' della strategia che sarebbe al vaglio del Governo per le feste.
Nel corso del comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, è stato intanto previsto il rafforzamento della attività di controllo del territorio. Per la prevenzione dal rischio contagio da coronavirus, mirate attività di controllo interesseranno i locali pubblici e di intrattenimento, nonché le aree abitualmente ritrovo di giovani. In vista della intensificazione degli spostamenti, legata alla entrata in vigore, dal prossimo 21 dicembre, di ulteriori misure restrittive della mobilità del territorio nazionale, saranno poi pianificati specifici servizi sulla rete viaria stradale ed autostradale e, per evitare assembramenti, nelle stazioni ferroviarie, portuali e aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico.