Roma – Un contributo a fondo perduto per bar e ristoranti nel Decreto di Natale. Si tratta di un supporto economico previsto per alcune categorie lavoratie. Lo annuncia il ministro dell’Economie e delle Finanze sul suo profilo facebook. “Salvaguardare la salute degli italiani è e resta la priorità di questo Governo. Con questo chiaro obiettivo, ieri sera il Consiglio dei Ministri ha varato nuove regole più restrittive per contenere i contagi durante questi giorni di festa. Dobbiamo fare tutto il possibile – scrive Gualtieri – per evitare una terza ondata che provocherebbe ulteriore dolore e perdite di vite. Con coraggio e responsabilità. Ovviamente siamo consapevoli degli ulteriori sacrifici che i cittadini dovranno affrontare proprio in quelle giornate che sono per antonomasia le feste dell’unione familiare. A chi trascorrerà questi momenti lontano dai propri affetti, va la mia personale solidarietà e quella del Governo.
Ma dobbiamo resistere, e aiutare chi è costretto a fermarsi. Restiamo al fianco degli esercizi commerciali che subiranno danni economici. Come abbiamo fatto finora, e come continueremo a fare finché sarà necessario. Per garantire un sostegno alle attività economiche maggiormente interessate dalle misure restrittive interveniamo – grazie ad un meccanismo definito a tempo di record con la Ragioneria dello Stato, l’Agenzia delle Entrate e il MISE – con una nuova tranche di contributi a fondo perduto automatici per complessivi 645 milioni di euro, di cui 455 milioni già nel 2020. Il contributo è pari al 100% di quanto ricevuto con il Decreto Rilancio, ed è destinato ad attività di ristorazione, bar, gelaterie e pasticcerie. Per renderne quanto più possibile veloce l’erogazione, verrà accreditato direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato corrisposto il precedente ristoro”. I 645 milioni di euro stanziati con il Decreto Natale serviranno solamente per dare ristoro ai servizi di ristorazione che resteranno chiusi per tutto il periodo delle feste di Natale.
Non sono previsti, per il momento, aiuti per i negozi che dovranno chiudere nei festivi e prefestivi; per questi se ne riparlerà solamente a gennaio 2021, quando si voterà lo scostamento di bilancio con cui verrà previsto un nuovo Decreto Ristori. Per il momento, quindi, gli aiuti riguardano i soli servizi di ristorazione, ossia quelle attività appartenenti al gruppo Ateco 56, quali: 56.10.11-Ristorazione con somministrazione, 56.10.12-Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole, 56.10.20-Ristorazione senza somministrazione per la preparazione di cibi d’asporto, 56.10.30-Gelaterie e pasticcerie, 56.10.41-Gelaterie e pasticcerie ambulanti, 56.10.42-Ristorazione ambulante, 56.10.50-Ristorazione su treni e navi, 56.29.10- Mense, 56.21.00- Catering per eventi, banqueting, 56.30.00- Bar e altri esercizi simili senza cucina, 56.29.20- Catering continuativo su base contrattuale. Contributo a fondo perduto, Decreto Natale: quanto spetta? Queste riceveranno il 100% di quanto già ricevuto sulla base del Decreto Rilancio (DL 34/2020).
Ricordiamo che il suddetto Decreto ha previsto una certa modalità per il calcolo del contributo, il cui importo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e quello del mese di aprile 2019. Le percentuali sono: 20% per i soggetti con ricavi annui non superiori a 400.000 euro; 15% per chi supera un ricavo di 400.000 euro ma è comunque sotto la soglia del milione; 10% per chi supera il milione di euro e non supera i 5 milioni di euro. L’accredito sarà comunque automatico e sarà l’Agenzia delle Entrate ad occuparsene senza quindi la necessità di presentare una nuova domanda. “A gennaio – scrive Gualtieri su Facebook – proseguiremo la nostra azione di sostegno con un nuovo intervento per completare il quadro dei ristori, con l’introduzione, tra le altre cose, di un meccanismo perequativo in grado di garantire un maggiore contributo a chi ha perso di più durante i mesi della crisi.
Non possiamo lasciare che queste feste diventino tragedie di cui doverci pentire in futuro. Dobbiamo essere responsabili e stringere i denti in questi pochi mesi che ci separano dal vaccino, che rappresenta la luce in fondo al tunnel. Indubbiamente sarà un Natale diverso ma consoliamoci pensando che molto probabilmente sarà anche l’ultimo che vivremo separati. Con spirito unitario e solidale andiamo avanti come abbiamo fatto finora, insieme”.