Roma – Sono molte le agevolazioni per chi ha un Isee sotto i 10mila euro. La legge di bilancio, approvata alla fine del 2020, ha infatti introdotto una serie di bonus a sostegno delle famiglie in difficoltà economica. Uno di questi è il bonus sociale per il disagio economico – la possibilità di avere uno sconto sulle bollette di luce, gas e acqua – sul quale è stata introdotta un’importante novità come ricorda laleggepertutti.it: dal primo gennaio di quest’anno, non servirà più fare apposita domanda (l’avevamo anticipato qui: Bollette: aumentano luce e gas da gennaio). L’erogazione del contributo, noto anche come 'bonus bollette', diventa automatica. Basterà presentare ogni anno la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu). Il bonus può essere ottenuto da tutti coloro il cui Isee non superi gli 8.265 euro. Sempre intorno agli ottomila euro (precisamente 8.112) il tetto massimo di Isee per richiedere, invece, lo sconto sulla bolletta del telefono.
Ancora più basso, l’Isee massimo richiesto (6.966,54 euro) per ottenere la social card, uno sconto sull’acquisto di beni di prima necessità. È pensata per gli ultrasessantacinquenni e per le famiglie con bambini di età non superiore ai tre anni. Uno sguardo va dato anche ai provvedimenti che i Comuni stanno prendendo in favore delle fasce di popolazione in maggiore disagio economico. Provvedimenti che, naturalmente, variano da città a città, come ad esempio l’importo del bonus affitto e la procedura per ottenerlo. È destinato a chi non riesce a pagare il canone di locazione perché è in difficoltà. Sempre le amministrazioni comunali erogano il bonus spesa per le famiglie con Isee basso, sussidi anche questi variabili da Comune a Comune.
Le agevolazioni sono indirizzate più spesso ai nuclei familiari che ai singoli. Per esempio, le famiglie con un Isee sotto i 7mila euro possono beneficiare per intero, fino all’importo massimo, del bonus bebè, se hanno un bambino nel primo anno di vita o nel primo anno di permanenza nel nucleo familiare, in caso di adozione. Questo contributo è indirizzato anche a chi ha un Isee più consistente, superiore ai 40mila euro. Ma chi non raggiunge i 7mila ha diritto al massimo della cifra, come si legge sul sito dell’Inps, cioè all’assegno di natalità pari a 1.920 euro annui o 2.304 euro annui in caso di figlio successivo al primo; ossia, rispettivamente, a 160 euro al mese (primo figlio) o 192 euro al mese (figlio successivo al primo).
Altro sussidio è il bonus asilo nido. Possono chiederlo anche famiglie con un Isee molto più alto di diecimila euro, ma solo chi resta entro i 25mila può avere l’importo massimo, che ammonta a tremila euro.