ROMA – La diffusione del ceppo inglese e di due varianti autoctone del Coronavirus sono ’’il fattore x’’ che in Veneto ha fatto impennare la curva epidemiologica nelle ultime settimane, fino a un ’’30-40% in più rispetto ai picchi di marzo’’. Lo afferma il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, in un’intervista al quotidiano la Repubblica. ’’Il virus non è più lo stesso di marzo – afferma Zaia – I genetisti dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie hanno scoperto otto mutazioni. La variante inglese è molto più contagiosa delle altre’’. Questo elemento avrebbe causato il picco dei ricoveri, ma secondo il presidente della Regione Veneto è anche ’’cambiato il clima. Nella prima fase avevamo tutti paura di morire, ora il virus è diventato per certi versi più familiare, la guardia si è abbassata’’.
Zaia difende la sanità del Veneto: ’’Con i medici di base e le 57 unità Usca abbiamo distribuito 40 mila saturimetri, le terapie a casa funzionano. Il sistema sanitario veneto sta rispondendo bene – ha detto ancora Zaia – Ribadisco il concetto: siamo ancora un modello’’.