Mario Draghi ha ricevuto l'incarico dal capo dello Stato. "Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale il professor Mario Draghi al quale ha conferito l'incarico. Il prof Draghi si è riservato di accettare", è la dichiarazione del Quirinale letta dal segretario generale Ugo Zampetti rilasciata dopo un'ora e dieci di colloquio tra Mattarella e Draghi. "Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare. Un po' emozionato, ma la voce decisa. Mario Draghi si presenta così davanti a stampa e tv nel Salone delle feste del Quirinale per annunciare di aver accettato dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, l'incarico a formare un nuovo governo dopo il fallimento delle trattative per un Conte ter con dentro Italia Viva. Look rigorosamente istituzionale per l'ex presidente della Bce: completo scuro, blu notte, camicia bianca con collo alla francese e cravatta azzurra senza pochette nel taschino né pin sul bavero della giacca. Mascherina Fp2 al viso per il Covid, Draghi la toglie solo per iniziare a parlare. Finito il breve speech, l'ex governatore di Bankitalia sta per andar via senza prendere il dispositivo di protezione: si ferma, raccoglie la mascherina dal leggio, si scusa per la dimenticanza (''prima me la rimetto…''), forse dovuta all'emozione del momento, la indossa e saluta tutti.
"Abbiamo già dato con i governi tecnici". Lo ha detto, a quanto apprende l'Adnkronos, il capo politico M5S Vito Crimi durante l'assemblea dei gruppi convocata per fare il punto sulla situazione politica dopo l'incarico conferito dal presidente della Repubblica a Mario Draghi. "Al di là della persona Draghi, il governo tecnico non ha una visione dalla parte della gente", è il senso del ragionamento espresso dal capo politico M5S. "Un governo tecnico può immaginare il reddito di cittadinanza?", ha proseguito Crimi, secondo il quale da parte di Italia Viva c'è stato ostruzionismo e Renzi "non aveva alcun interesse a ricucire". Proviamo ancora una volta con un governo politico, è il senso del ragionamento espresso da Crimi nel corso dell'assemblea.