Chi ha beneficiato del bonus 600 euro per Partita Iva previsto nel Decreto Italia può accedere ai contributi a fondo perduto del Decreto Ristori. E’ quanto risponde l’Agenzia delle Entrate ad una domanda posta da un lavoratore. Nel caso specifico, il soggetto che si è rivolto all’Agenzia delle Entrate ha dichiarato di svolgere un'attività di lavoro autonomo e di avere conseguito un fatturato di 600 euro nel mese di aprile 2020, con un calo di oltre il 90 per cento rispetto ad aprile 2019. Il lavoratore ha beneficiato del contributo a fondo perduto di 600 euro previsto dall'articolo 27 del Cura Italia in favore dei liberi professionisti titolari di partita Iva. Allo stesso tempo il lavoratore fa sapere di aver rinunciato al contributo a fondo perduto introdotto dal decreto Rilancio in virtù dell'esplicita previsione normativa che vieta il cumulo delle due agevolazioni
Il divieto di cumulo vale anche tra il decreto Cura Italia e il decreto Ristori?
Questa è la domanda che il lavoratore pone all’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia delle Entrate risponde citando gli articoli di riferimento dei tre decreti attraverso i quali sono stati predisposti aiuti economici per i lavoratori colpiti dalla crisi conseguente all’emergenza sanitaria. Nel chiarimento, consultabile nella sezione "Risposte alle istanze di interpello" dell'Agenzia delle Entrate, si fa riferimento all’articolo 27 del dl Cura Italia, all’articolo 25 del dl Rilancio e all’articolo 1 del dl Ristori. L’Agenzia delle Entrate “ritiene che il contributo a fondo perduto di cui all'articolo 1 del decreto Ristori rappresenti un ulteriore beneficio di natura monetaria previsto dal legislatore in conseguenza del perdurare della situazione di difficoltà in favore dei soggetti maggiormente colpiti dall'emergenza da COVID-19, spettante al ricorrere dei nuovi requisiti previsti"
Nella risposta si legge che “inoltre il medesimo articolo 1 del decreto Ristori non prevede alcun espresso divieto di cumulo”. Per questi motivi, l’Agenzia delle Entrate ritiene che il soggetto che ha posto la domanda “possa beneficiare del contributo di cui al richiamato articolo 1 del decreto Ristori pur avendo già beneficiato di quello previsto dall'articolo 27 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18”, ossia del decreto Cura Italia.