Primo maggio in zona rossa, arancione e gialla con regole per spostamenti, gite, scampagnate, pranzi e cene nei ristoranti, negozi. Cosa si può fare nelle diverse regioni, considerando che ovunque il coprifuoco è alle 22? La nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza entrerà in vigore il 3 maggio. Oggi, quindi, la mappa a colori dell'Italia – caratterizzata da un lungo elenco di regioni in zona gialla da Lazio a Lombardia, da Piemonte a Veneto – comprende la Sardegna ancora in zona rossa. La Valle d'Aosta è zona arancione con Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. Nelle regioni gialle sono disponibili una serie di opzioni in più per la giornata festiva: dal pranzo alla cena nei ristoranti all'aperto alle visite ai musei, dal cinema al concerto, dallo shopping alle gite.
ZONA GIALLA: LE REGOLE
NEGOZI – Tutti i negozi possono aprire in zona gialla. Nel giorno festivo, chiusura dei centri commerciali: rimangono aperti farmacie, parafarmacie, lavanderie e tintorie, alimentari, fiorai, tabacchi, edicole e librerie.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI GIALLE – Gli spostamenti tra regioni gialle sono liberi e non richiedono nemmeno l'autocertificazione. Nuove regole per le visite ad amici e parenti. Potranno raggiungere un'altra abitazione privata quattro persone, che potranno portare con sé figli minori, di età anche superiore ai 14 anni.Questi spostamenti possono avvenire anche tra regioni gialle differenti e non importa se il viaggio comporti l'attraversamento di una regione arancione o rossa. Le visite private, invece, potranno avvenire in zona arancione entro i limiti del comune. Sono infine vietate in zona rossa. Sì all'accesso alle seconde case, anche se si trovano in zona arancione o rossa. Lo spostamento, compreso tra quelli che rientrano nel ritorno alla propria residenza, non richiede certificati di vaccinazione o guarigione e tampone.
ZONA GIALLA: BAR E RISTORANTI
BAR E RISTORANTI – In zona gialla bar e ristoranti potranno ospitare clienti a pranzo e a cena purché all'aperto. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza è fissata a un metro. Dal primo giugno, soltanto in zona gialla, i ristoranti potranno restare aperti anche al chiuso dalle 5 alle 18. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La circolare del ministero ai prefetti ha chiarito alcune regole per i bar. E' consentito il servizio ai tavoli all'aperto e anche al banco solo "in presenza di strutture che consentano la consumazione all'aperto". Altrimenti, solo servizio ai tavoli e asporto, ammesso fino alle 18.
ZONA ROSSA E ZONA ARANCIONE
In zona arancione e rossa, invece, bar e ristoranti sono chiusi. Rimane consentito l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. È sempre consentita la consegna a domicilio di cibo e bevande. E' possibile andare nei ristoranti delle strutture alberghiere e recettive in cui si alloggia.
SPORT – Nelle regioni gialle, via libera alle partite di calcio tra amici all'aperto. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l'attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E' consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto attività sportiva di base. E' interdetto l'uso di spogliatoi interni nei circoli. In zona rossa sono sospese l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.
CINEMA, TEATRI, CONCERTI – In zona gialla riapertura al pubblico cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto.