Assegno unico da 250 euro per ogni figlio: come funziona e quando arriva veramente. L’assegno unico 2021 annunciato dal Governo Draghi rinviato dal luglio 2021 a gennaio 2022. Secondo le ultime informazioni i fondi a disposizione sono 20 miliardi tra fondi degli aiuti pre-esistenti e nuovi stanziamenti, ma potrebbero aumentare, ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti (Italia Viva). «Le famiglie italiane devono stare tranquille, non ci perderanno», è il suo impegno. E' arrivato il via libera definitivo del Senato. L’ok quasi unanime con 227 sì, nessun no e 4 astenuti. Da mesi era stato annunciato l’arrivo dell’assegno unico a figlio da luglio ma ora, a due mesi di distanza dalla data chiave individuata dal governo, è la stessa ministra a fare un passo indietro: "L'assegno unico e universale completo partirà a regime da gennaio del prossimo anno – annuncia – ma il percorso comincerà dal primo luglio". Bonetti rassicura i cittadini: "Non vogliamo che accada che le famiglie italiane abbiano dei disagi" e "siccome i dipendenti oggi stanno percependo le loro detrazioni in busta paga, visto che ci sono stati degli anticipi, questi primi sei mesi devono innestarsi su un percorso di detrazione fiscale che deve continuare". Insomma: "Le detrazioni fiscali saranno poi completamente assorbite nell'assegno unico da gennaio".
La Legge 1 aprile 2021, n. 46 "Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale" è entrata in vigore del provvedimento: 21/04/2021.
«L'assegno unico e universale – ha spiegato la ministra – è un provvedimento che fa parte del Family Act e consiste in una quota che verrà data a ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, mese dopo mese, maggiorato dal terzo figlio e nel caso anche di bambini disabili. È per tutti, e la quota dipenderà dal reddito, quindi le famiglie meno abbienti riceveranno di più, e le più ricche avranno solo una quota base».
Assegno unico figli: ecco come si calcola l’importo in base all’Isee
L'assegno unico è legge ma, in mancano i decreti attuativi per farlo decollare. Si considera un importo dell’assegno costante di 1.930 euro all’anno (161 euro al mese) per ciascun figlio minorenne e di 1.158 euro all’anno (97 euro al mese) per ciascun figlio maggiorenne fino ad un livello di Isee pari a 30mila euro. Il valore dell’assegno decresce in base all'aumentare della soglia sino ai 52mila di Isee euro: sopra a questo valore di reddito l’assegno resta costante a 800 euro all’anno (67 euro al mese) per ciascun figlio minorenne a carico e a 480 euro all’anno (40 euro al mese) per ciascun figlio maggiorenne.
Ecco cosa dice la legge 1 aprile 2021
Leggi il testo della LEGGE 1 aprile 2021, n. 4 sulla Gazzetta Ufficiale
L'assegno spetta a tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico. Avrà un valore massimo di 250 euro: nella cifra confluiscono una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia. Il beneficio verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza. Secondo lo scenario prospettato l'80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21. Il calcolo è legato alla considerazione secondo cui 8 famiglie su 10 hanno un'Isee sotto i 30 mila euro. L'importo dell'assegno diminuisce se si alza l'Isee: per un Isee sopra i 52mila euro, il contributo scende a 67 euro mensili per i figli minori e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni.